È stata inaugurata il 15 giugno nel Forum del Palazzo delle Esposizioni la mostra Tra Munari e Rodari, iniziativa proposta dal Comitato promotore per le celebrazioni dell’Anno Rodariano istituito da Biblioteche di Roma.
Il progetto, in collaborazione con Corraini Edizioni con cui Bruno Munari ha sempre lavorato stabilmente nel corso degli anni, vuole essere un omaggio ai due artisti e celebrare il loro incontro, umano e intellettuale.
Non un formale tributo ma un piccolo dono a due “scorpioni”, come li definisce il Presidente di Biblioteche di Roma, Paolo Fallai, che “hanno preso molto sul serio la giocoleria della vita. E facendoci dolcemente sanguinare, hanno cercato di aprirci un cammino di libertà.”
Dieci pannelli che restituiscono, in un continuo gioco di rimandi tra immagini e parole, i nodi in comune tra due protagonisti unici del panorama artistico del ‘900 italiano: la creatività come pensiero divergente, la serietà del gioco, il potere dello straniamento.
In attesa che la mostra potesse essere visitabile si è in questi mesi mantenuto un filo diretto con il pubblico, all’interno dell’iniziativa di Roma Capitale #laculturaincasa, condividendo sul sito e i canali social del Palazzo delle Esposizioni contenuti inediti e approfondimenti dedicati a Rodari e Munari che resteranno consultabili anche dopo l’apertura.
In particolare il Laboratorio d’arte di Palazzo delle Esposizioni si è rivolto alle famiglie e alle insegnanti con il progetto Filastrocche animate.
Un invito a 5 illustratori e illustratrici – – Andrea Antinori, Marianna Coppo, Mariachiara Di Giorgio, Massimiliano Di Lauro e Alessandro Sanna – a interpretare con il proprio segno le filastrocche del maestro di Omegna e a suggerire a bambini e bambine tecniche e strumenti originali per realizzare i propri disegni.
Le tavole degli artisti e i loro video-tutorial assieme alle decine di lavori realizzati dai più piccoli arricchiranno la mostra con una sezione dedicata.
“Una dimostrazione di come, anche durante questo periodo di chiusura forzata, il legame tra il Palazzo delle Esposizioni e i suoi pubblici non si sia interrotto”, afferma il Presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo Cesare Pietroiusti.
La mostra proseguirà fino a ottobre per chiudersi con il doppio festeggiamento del compleanno dei due protagonisti, vicini anche nel giorno della nascita: Gianni Rodari avrebbe compiuto 100 anni il 23 ottobre, Bruno Munari 113 il 24.
Bruno Munari (1907-1998) è stato uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del ‘900. Ha sempre dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione, con un’attenzione particolare al mondo dei bambini e dei loro giochi. Le sue creazioni nei campi della pittura, scultura, design, fotografia e didattica ne attraversano le diverse poetiche seguendo il filo della sua personalissima originalità.
Gianni Rodari (1920-1980) è stato maestro, giornalista, pedagogista e scrittore, a partire dagli anni Cinquanta ha iniziato a pubblicare le sue opere per bambine e bambini, che hanno ottenuto fin da subito un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri, tradotti in molte lingue, hanno meritato nel 1970, il prestigioso premio «Hans Christian Andersen», considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia. La sua Grammatica della fantasia è diventata fin da subito un punto di riferimento per quanti si occupano di educazione alla lettura e di letteratura per ragazzi.
Tra Munari e Rodari, il librino
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Fonte: Arte.it