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Siccità, si va verso obbligo assicurazioni

crisi siccità de simone

Sulla siccità che sta mettendo in difficoltà anche il settore agricolo “credo sia necessario un percorso di avvicinamento, scandito nel tempo in modo intelligente, all’obbligo assicurativo” .

La richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità “debbano viaggiare insieme”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli in audizione alle Commissioni riunite Agricoltura e Senato.

Mentre le Regioni stanno provvedendo alla richiesta dello stato di emergenza, ritengo che stato di emergenza e calamità debbano viaggiare insieme, ha precisato il ministro Patuanelli, “perché da un lato c’è necessità di garantire che l’attività della Protezione civile possa esplicarsi in modo coordinato in tutte le Regioni anche per l’abbeveraggio del bestiame per quanto riguarda l’agricoltura. In più c’è la possibilità di intervenire per la razionalizzazione degli usi idrici, ma già le Regioni e le Autorità di bacino possono farlo. Lo stato di calamità invece ci consente di superare i limiti della 102, cioè della norma che consente di intervenire soltanto in deroga sui danni assicurabili”.

“È di ieri ora fa la proposta del Ministro delle politiche agricole Patuanelli di istituire un obbligo di assicurazioni. La proposta è necessaria ma come spesso accade arriva nel momento in cui i danni maggiori sono stati causati” afferma De Simone, Ceo European Brokers Dal nord al sud c’è una continua richiesta di interventi a causa della siccità per precipitazioni al di sotto delle medie del periodo e temperature superiori alle medie stagionali. L’Italia continua a soffrire la carenza di acqua e da qui a poco potrebbe manifestarsi, con tutta la sua violenza e distruzione, il fenomeno degli incendi. Solo nel bacino del Po è a rischio il 50% della produzione agricola. I governatori richiedono all’esecutivo lo stato d’emergenza, ma è chiaro che ciò non basta. I danni al momento ammontano ad 1 mld di euro. Sarebbe necessario agire con previdenza e valutare le proposte del nostro comparto assicurativo per non arrivare così ad una situazione i cui danni possono essere irreparabile, soprattutto per le aziende che soffrono di più, come quelle agricole”

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