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RC Auto: la scatola nera sarà obbligatoria dal 6 luglio

SCATOLA NERA PREVENTIVIRCAUTO

Scatola nera obbligatoria su tutte le auto dal 6 luglio 2022: cosa cambia per davvero?

In futuro molti forse dovranno circolare con ben due scatole nere: quella imposta dalla Ue ai produttori e quella spinta nell’ultimo decennio dalle assicurazioni. In Italia un veicolo su cinque è dotato di black box: una diffusione a cui hanno contribuito in maniera importante le compagnie assicurative.

Secondo l’Ivass il tasso di penetrazione della scatola nera è in calo rispetto al 2020. La riduzione della diffusione della scatola nera è da attribuire a due cause peraltro connesse tra di loro:

  • significativa diminuzione del premio medio RC auto registrato nel periodo della pandemia;
  • costi di acquisto e installazione meno convenienti proprio per via della riduzione del premio.

Il tasso di adozione della scatola nera risulta poi eterogeneo tra le diverse province italiane: i valori più elevati si registrano a Caserta (65,1%), Napoli (53,8%) e Reggio Calabria (38,2%). Il valore minimo si registra a Bolzano (3,9%).

Scatola nera obbligatoria

Scatola nera obbligatoria sulle auto dal 6 luglio 2022 dunque ma, attenzione, non significa affatto che da quella data tutti i veicoli in circolazione dovranno dotarsi della black box (anche se molti l’hanno già fatto spontaneamente per avere gli sconti sulla tariffa RCA: oggi in media il 20% delle polizze auto ha la scatola nera, con picchi di oltre il 50/60% in alcune province del Sud). Il regolamento europeo prevede infatti che dal prossimo 6 luglio le case automobilistiche potranno omologare i nuovi modelli solo se provvisti di black box, mentre due anni più tardi, precisamente dal 7 luglio 2024, la scatola nera dovrà essere presente su tutte le auto di nuova immatricolazione.

Vero è che per molti già oggi ci sono dispositivi di controllo Gps legati all’assicurazione auto. La brutta sorpresa è che in futuro forse molti dovranno circolare con ben due scatole nere: quella imposta dalla Ue ai produttori e quella spinta nell’ultimo decennio dalle assicurazioni. La scatola nera oggi in molte regioni porta a sconti notevoli sulla polizza per chi accetta di montarla.

Si rischia un pasticcio

Un classico pasticcio all’italiana, secondo il quotidiano di Confindustria, è all’orizzonte: “La legge Concorrenza (la 124/2017) aveva cercato di regolare gli aspetti tecnici, probatori e scontistici della scatola nera e con un blitz a luglio 2018 furono messi in pubblica consultazione i decreti ministeriali (di Infrastrutture e Sviluppo economico) attuativi che fissavano le caratteristiche dei dispositivi, compresa la portabilità (per evitare di dover cambiare apparecchio se si cambia compagnia). Poi, senza spiegazioni ufficiali, l’iter si è bloccato e tutto è rimasto nelle mani delle assicurazioni. Che verosimilmente non si accontenteranno di ‘appoggiarsi’ alle nuove scatole nere incorporate nei veicoli”. Il regolamento 2019/2144 “fissa infatti limiti stringenti: possono accedervi solo le forze dell’ordine, che in memoria troveranno solo i dati relativi ai secondi precedenti e successivi a un incidente. Quindi le compagnie, se anche accettassero di lavorare solo sui dati citati nei rapporti di polizia (sempre che sul sinistro sia intervenuta una pattuglia), dovrebbero rinunciare a tutte le altre informazioni oggi rilevate dalle scatole nere che fanno installare dai loro fornitori: tempi, strade e modalità di utilizzo del veicolo, che consentono di profilare (anche indirettamente) i clienti”. Ma che succederebbe se la scatola nera montata di serie sul veicolo fornisse dati non identici? Non è dato saperlo. 

Cosa è la scatola nera

L’Event data recorder (EDR), nome tecnico della scatola nera che tradotto significa registratore di dati di evento, è un dispositivo che registra e conserva una serie di dati per un intervallo di tempo che va da poco prima a subito dopo l’incidente:

  • velocità;
  • frenata;
  • posizione e inclinazione del veicolo rispetto alla strada;
  • stato e frequenza di attivazione di tutti i sistemi di sicurezza attiva e di prevenzione degli incidenti presenti sul mezzo.
  • non è disattivabile dal conducente;
  • non consente manipolazioni e abusi sui dati che devono essere assolutamente protetti.

Tuttavia in caso di sinistro le forze dell’ordine possono accedere alle informazioni per ricostruire le dinamiche dei sinistri e individuare i responsabili.

Scatola nera obbligatoria: regolamento UE

Il regolamento UE ha l’obiettivo di ridurre significativamente il numero di decessi e di lesioni gravi sulle strade dell’Unione europea, imponendo che le tecnologie di sicurezza all’avanguardia diventino parte della dotazione standard dei veicoli.

L’UE afferma che: “Questo nuovo regolamento sulla sicurezza generale aggiorna i requisiti di sicurezza dei veicoli dell’Unione, compresi quelli volti ad affrontare le preoccupazioni specifiche degli utenti vulnerabili della strada, come pedoni e ciclisti.”

L’applicazione del regolamento in Italia, comporta l’introduzione della scatola nera obbligatoria, in due passaggi:

  • dal 6 luglio 2022 le case automobilistiche potranno omologare i nuovi modelli solo se con scatola nera integrata, dunque non saranno più costruiti mezzi privi di black box;
  • dal 7 luglio 2024, la scatola nera dovrà essere installata su tutte le auto di nuova immatricolazione, quindi non sarà più possibile vendere auto senza black box.

Dunque l’obbligo non riguarda i veicoli già in circolazione alla data del 6 luglio 2022 e poi alla scadenza del 7 luglio 2024.

Infine nel 2029 l’obbligo sarà esteso anche ai mezzi pesanti.

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Fonte: Today.it

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