Se l’ultimo decennio è stato tutto incentrato sulla digitalizzazione, il prossimo potrebbe esserlo sul metaverso. Questa idea sta diventando particolarmente popolare tra la Generazione Z, ossia tra le persone nate tra la seconda metà degli anni ’90 e i primi anni del 2010, che oggi rappresentano un terzo della popolazione globale. Veri nativi digitali, sono già a proprio agio con gli ambienti virtuali grazie allo streaming digitale e alle piattaforme di social media (come Instagram o Snapchat), nonché attraverso videogiochi come Fortnite e Roblox, dove possono immaginare e creare i propri avatar.
Secondo una ricerca di Bloomberg, il mercato globale del metaverso potrebbe crescere fino a circa 800 miliardi di dollari entro il 2025 (si veda la Fig. 1). Ciò rappresenta una grande opportunità per il settore digitale, e per coloro che vi investono. Talmente grande che la società capogruppo di Facebook ha ritenuto opportuno cambiare il suo nome in “Meta”. La sua visione del metaverso del futuro include avatar digitali, visori per la realtà virtuale (VR) ed esperienze immersive per social network, gaming e fitness, con ulteriori opportunità di monetizzazione tramite l’e-commerce.
Il metaverso, però, non è di sicuro un modello del tipo “chi vince si prende tutto” e nessuno può costruirlo da solo. Molte altre grandi imprese (tra cui Google, Microsoft e Apple) stanno esplorando come migliorare la loro offerta di prodotti. La National Football League (NFL) ha aperto un negozio virtuale all’interno dell’universo Roblox, mentre Adobe sta lavorando a un nuovo strumento di progettazione per consentire la creazione di oggetti 3D personalizzati nel mondo virtuale.
Possiamo vedere quattro aree chiave necessarie per accedere finanziariamente al metaverso, tutte dotate di un forte potenziale di crescita e sviluppo:
1. Hardware: le cuffie e i visori per la realtà virtuale ci fanno entrare in un ambiente digitale tridimensionale e immersivo. In aggiunta, gli smartphone ci consentono di accedere alla realtà aumentata (AR), in cui la grafica digitale si sovrappone alla realtà. I visori e le cuffie smart per la realtà aumetata, invece, possono collegarci al metaverso tramite sensori, anche se si tratta di dispositivi meno avanzati delle cuffie per la realtà virtuale, a causa della complessità della tecnologia ottica necessaria.
2. Software: il mondo virtuale copre tutti gli aspetti dell’attività umana (socializzazione, shopping, istruzione e lavoro) ricorrendo ad applicazioni software. Al momento, la migliore esperienza del metaverso è offerta dai giochi e dall’intrattenimento online, come il mondo virtuale di Fortnite. Sempre più spesso offrono l’opportunità di giocare, costruire, possedere e monetizzare l’esperienza virtuale con denaro simbolico spendibile durante il gioco (in game), anche per acquistare beni, arte, immobili e altro ancora all’interno del mondo virtuale.
3. Cloud: per far funzionare il software necessario per entrare nel metaverso, abbiamo bisogno di computer ancora più potenti (alimentati da semiconduttori ancora più avanzati). Anche i data center sono essenziali e i più grandi fornitori di centri di elaborazione dati sono ben posizionati per assecondare i progressi tecnologici del metaverso.
4. Infrastruttura: una migliore operatività delle nostre reti, l’aumento della larghezza di banda e la riduzione della latenza aumenteranno l’affidabilità dell’intero sistema del metaverso e, soprattutto, l’interoperabilità. L’interoperabilità richiede che le aziende aprano le loro piattaforme ai vari Meta, Microsoft o Apple, piuttosto che rifugiarsi nel loro giardino recintato.
La sfida più grande sarà l’interoperabilità: la capacità di passare senza soluzione di continuità da un mondo all’altro mantenendo la stessa identità virtuale, indipendentemente dal mondo in cui ci troviamo. La possibilità di gioco multipiattaforma tra console e PC funziona già e fornisce una dimostrazione della sua fattibilità (una cosiddetta “proof of concept”).
Riteniamo che tutto questo si aggiunga a una già ampia gamma di opportunità di investimento nell’universo digitale. Settori come l’e-commerce, il gaming, i social media, l’e-health e il fitness, l’istruzione online, l’intrattenimento online e le piattaforme di lavoro dovrebbero beneficiare dell’espansione del metaverso e migliorare la monetizzazione incrementando i tassi di ritenzione dei clienti, l’esperienza degli utenti e la fidelizzazione della clientela.
Fonte: Startmag.it