Sembravano scomparse dalla vita economica ma la crisi le ha rilanciate: le cambiali.
Un tabaccaio: “Adesso ne vendiamo anche duecento in una sola giornata”
Ultima spiaggia per chi ha esaurito le garanzie e non può più ricorrere a
prestiti
Tornano a circolare le cambiali e la richiesta di credito ha il tempo vago del futuro semplice: “Pagherò“.
Per la CICAS (Confederazione Imprenditori, Commercianti, Artigiani, Turismo, Servizi) è chiaro l’avvertimento del pericolo: il mercato parallelo del credito, vale a dire gli usurai, è in continua ed incontrollata espansione.
Oggi sono moltissime le aziende che le utilizzano per dilazionare i pagamenti e, al contrario, le accettano perché si sentono maggiormente garantite.
Tanto che le cambiali, che si pensava scomparse dalla scena economica, non solo sono tornate a circolare ma stanno sostituendo in modo crescente le ricevute bancarie.
La cambiale, infatti, quella promessa di pagamento con efficacia di titolo esecutivo, firmata a garanzia dell’estinzione di un debito, offre maggiori certezze al creditore che ha la facoltà di farle protestare una volta inevaso il pagamento stesso.
Così la cambiale diventa lo specchio delle implicazioni sociali della crisi del sistema economico locale, il suo ritorno smentisce, in qualche modo, la decantata facilità di accesso al credito che ci faceva pensare fosse definitivamente in disuso: per la gran quantità di finanziamenti a tasso zero, entrati nello stile di vita di famiglie e imprese, per la crescente disponibilità di banche e finanziarie. Invece le cambiali, per quanto triste possa essere, ridisegnano la geografia dell’indebitamento che mese dopo mese registra nuovi preoccupanti incrementi.
Il portatore di una cambiale, qualora il pagamento sia rifiutato dal contraente può scegliere tra queste procedure: iniziare l’esecuzione forzata sul patrimonio del debitore, servendosi della cambiale come titolo esecutivo oppure promuovere un ordinario giudizio ricognizione avvalersi del procedimento ingiuntivo (poiché esso consente di iscrivere ipoteca giudiziale).
Parere del legale. “Esistono due grandi categorie di debitori, nei confronti dei primi c’è grande disponibilità da parte delle aziende di prodotti, che incentivano i finanziamenti a tasso zero. La seconda è la categoria di chi ha superato i livelli di guardia e non ha tenuto conto della propria capacità di indebitamento. A questa categoria appartiene chi firma cambiali o assegni postdatati perché ha bisogno di rafforzare il proprio impegno. È un segnale negativo, che dista un passo da un girone dell’inferno: quello del mercato parallelo del credito. Bisogna sempre tenere presente che i finanziamenti possono rivelarsi un valido supporto economico soltanto se si è capaci di misurare autonomamente e con intelligenza la propria capacità d’indebitamento”.