il futuro delle assicurazioni

Come sarà l’assicurazione del futuro?

Le compagnie assicurative continuano ad essere impegnate nella ricerca di soluzioni su misura e modulari nei settori salute, LTC, cyber e mobilità. A dirlo è l’Ivass nell’Analisi semestrale sulle nuove tendenze nell’offerta dei prodotti assicurativi recentemente pubblicata. Nel secondo semestre 2020, le compagnie hanno puntato ad incrementare l’offerta mediante prodotti sempre più integrati con servizi diversi e digitalizzati. Nei rami danni, le principali aree di business in cui l’industria assicurativa sta esplorando nuove soluzioni, tailor-made e modulari spesso contraddistinte da coperture a connotazione digitale, continuano a riguardare i settori della salute, delle LTC, della mobilità e del cyber. Nella mobilità, ad esempio, il mercato è orientato a creare un sistema in cui la compagnia propone, in via autonoma o in collaborazione con altri soggetti, una copertura a 360° dei bisogni del cliente per l’assistenza alla persona in tutti i suoi spostamenti in auto, moto e bici, ma anche sui mezzi di trasporto urbano o a piedi. Vengono presi in considerazione anche i nuovi strumenti di mobilità: dai servizi di sharing ai monopattini elettrici. Sono state strette diverse partnership basate su integrazioni digitali di dati tra compagnie di assicurazione e leader nel settore automotive con l’obiettivo di sviluppare servizi e prodotti innovativi.

Il comparto salute: dal rimborso alla prevenzione


In questo ambito i nuovi prodotti non coprono solo i tradizionali rischi infortuni e malattia, ma sono rivolti sempre più a fornire all’assicurato – anche mediante l’uso di tecniche di intelligenza artificiale – strumenti per la prevenzione e il monitoraggio della propria salute e dell’assistenza per tutta la famiglia, attraverso un’ampia gamma di servizi. Le polizze infortuni e malattia sono offerte anche in abbinamento ai servizi di pubblica utilità e sempre più spesso inseriti all’interno di servizi personalizzati mirati a prevenire, assistere, risolvere.
“Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione concettuale e di approccio al mondo assicurativo” spiega Gian Luca Buzzetti, Agente Generale di Leonardo Assicurazioni (Generali Italia). “I trend assicurativi sono in fortissima evoluzione: come spesso accade, infatti, i momenti difficili per il Paese comportano anche delle accelerazioni dei processi. Nel settore assicurativo sicuramente questo ha portato ad uno sviluppo importante del tema dei servizi in ogni ambito del nostro business. Il concetto di servizio sta sostituendo quello dei prodotti, con un potenziamento sempre più forte dell’aspetto consulenziale, che noi in Leonardo già da tempo stavamo portando avanti parlando ai nostri clienti di programmi e non più di singoli prodotti. Oggi si va ancora oltre, verso un’offerta di servizio puro, dove i perimetri dei vari settori vengono abbattuti perché molteplici e diverse realtà – dalla sanità a start-up innovative – possono contribuire a dare un servizio aggiuntivo ai nostri clienti. L’obiettivo è, infatti, quello di far star bene le persone e, per farlo, dobbiamo prima di tutto conoscerle, stare loro vicino (ecco perché siamo Partner di Vita) supportandoli non semplicemente attraverso il collocamento di un prodotto, ma partendo da una consulenza specialistica, veicolata anche da strumenti digitali, che le accompagni in ogni aspetto della loro vita: dal lavoro alla famiglia, dai risparmi ai progetti futuri. Protezione, pianificazione e consulenza diventano quindi i fattori chiave del nuovo approccio all’assicurazione”.

Longevity economy: crescono le LTC


Che la popolazione italiana stia invecchiando è un dato ormai noto. Cresce l’aspettativa di vita oltre i 65 anni e cambia l’impatto che questa fascia di popolazione ha sulla società e sull’economia.
Un’aspettativa di vita sempre più lunga non corrisponde sempre, tuttavia, a una qualità di vita soddisfacente: se è vero, infatti, che del 1920 a oggi, la speranza di vita dopo i 65 anni è raddoppiata (arrivando in Lombardia addirittura a circa 20 anni in più per gli uomini e a 23 per le donne) è altrettanto vero che spesso gli ultimi anni di vita non sono vissuti in piena salute e autonomia. “Per consentire la copertura dei maggiori costi derivanti dall’assistenza in questa fase della vita, spiega ancora Buzzetti, oggi si sta sempre più lavorando con strumenti di LTC che permettano di godere delle risorse necessarie ad affrontare eventuali situazioni di non autosufficienza. Si tratta di un mercato che offre molte opportunità di sviluppo, non solo perché il livello di copertura degli italiani in questo settore è ancora praticamente nullo e quindi c’è una forte spinta dai vari player assicurativi, ma anche perché è un ambito di business con una buona profittabilità”.

Focus su cyber risk e sostenibilità


Sempre secondo il Report dell’Ivass, l’esigenza di avere coperture contro il rischio cyber è sempre più sentita sia dalle imprese che dalle famiglie, anche in seguito della crescita esponenziale di attacchi informatici nel 2020, accentuata dalla pandemia e dal lavoro da remoto. Il mercato assicurativo si è attivato offrendo nuove soluzioni che supportano i clienti nel proteggere i propri dati e tenere sotto controllo la propria identità sul web, ad esempio attivando collaborazioni con società leader nel contrastare malware e cyber crimini. Nei rami vita, invece, si conferma la tendenza dell’industria a disegnare e offrire prevalentemente polizze di tipo multiramo – una combinazione di rivalutabili del ramo I e unit linked ramo III – e rivalutabili, entrambe riconducibili ai prodotti assicurativi di investimento (IBPs). Cresce infine, conclude l’Istituto di Vigilanza, l’attenzione per la finanza sostenibile, i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).

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Fonte: Assinews

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