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La Bce mantiene lo status quo, spread sul filo di 116 punti

La Bce mantiene lo status quo. La Banca centrale europea ha confermato tutti i livelli dei tassi di interesse ufficiali nell’area euro: zero sulle operazioni principali di rifinanziamento, 0,25% sulle operazioni marginali e meno 0,50% sui depositi presso di essa delle banche commerciali. Il Consiglio direttivo si attende che i tassi “si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo”.

Una decisione in linea con le attese degli economisti come quella di confermare a 1.850 miliardi di euro la dotazione del programma di acquisti di titoli anticrisi Pepp (Programma di acquisto per l’emergenza pandemica) con una durata prevista che resta fissata fino ad “almeno fine marzo 2022” e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus. A fine 2020 la Bce ha deciso di ricaricare con altri 500 miliardi di euro il piano di acquisti di titoli anticrisi Pepp.

La Bce ha anche ribadito che non sarà per ora necessario esaurire tutta la dotazione del piano di acquisti anticrisi Pepp “se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attività” che non la utilizzino interamente. Un passaggio che suona come una concessione ai falchi, i membri della Bce che non hanno mai del tutto apprezzato la politica ultra espansiva inaugurata da Mario Draghi e ripresa da Christine Lagarde. 

Intanto l’Eurotower continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del Pepp sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria. Anche gli acquisti netti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (PAA) proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento. Termineranno poco prima che la Bce inizierà a innalzare i tassi di riferimento.

Il Consiglio direttivo intende, inoltre, continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi e “in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”. Infine, continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento. In particolare, la terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III) resta per le banche una fonte di finanziamento interessante, a sostegno del credito bancario alle imprese e alle famiglie. Comunque, il Consiglio direttivo resta “pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione si avvicini stabilmente al livello perseguito”.

Dopo la conferma dello status quo da parte della Bce e in attesa, alle 14:30, della conferenza stampa della presidente, Christine Lagarde, l’euro avanza sul dollaro a 1,21463 (+0,35%). Fermo il rendimento del Bund allo 0,546%, mentre quello del Btp sale leggermente allo 0,64% con lo spread Btp/Bund sul filo di 116 punti base. Quanto alle Borse europee continuano a muoversi in ordine sparso: Milano segna un -0,06%, Francoforte un +0,26%, Londra un +0,10% e Parigi un -0,36%.

“Crediamo saranno messe alla prova le capacità comunicative della Lagarde”, hanno affemato gli strategist di Mps Capital Services per i quali la Lagarde potrebbe sottolineare un aumentato rischio al ribasso sulla crescita alla luce dell’estensione delle misure di contenimento in vari Paesi e del ritardo nella distribuzione del vaccino Pfizer-BioNTech e nonostante il venir meno di alcune incertezze come la Brexit. “Durante, il Q&A non mancheranno domande sulla forza dell’euro e sulle ultime indiscrezioni di stampa relative ai livelli di spread che la Bce ritiene adeguati e intende mantenere”, hanno previsto.

Però, hanno avvertito gli esperti di Mizuho, citati dall’agenzia Mf-DowJones, “data l’importanza degli acquisti del quantitative easing nel contenere il rialzo dei tassi reali dell’Eurozona e il margine limitato per cambiamenti politici alla riunione della Bce, il rischio è che il messaggio sia deludente”. Questo “potrebbe portare all’irripidimento delle curve dei tassi”, hanno aggiunto. Comunque, “la presidente della Bce probabilmente rafforzerà l’impegno della Banca centrale a fornire un accomodamento continuo”.

Fonte: Milano Finanza

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