Dopo i dubbi sul decreto Infrastrutture, ecco il caos per il disegno legge Concorrenza 2021, approvato dal Consiglio dei ministri del Governo Draghi: ora sarà il Parlamento a decidere, ma si annuncia battaglia. Infatti, impone l’indennizzo diretto Rc auto esteso a tutte le compagnie, anche quelle estere. Andiamo per gradi.
Nel 2007, è stato introdotto il risarcimento diretto: è la compagnia della vittima dell’incidente che rimborsa il cliente. Un regalo alle compagnie. Stando a Stefano Mannacio, responsabile Rc auto di Assoutenti, paradossalmente il debitore stabilisce l’indennizzo al creditore. Adesso, Assoutenti manifesta dissenso all’ampliamento dell’applicazione del risarcimento diretto.
Attualmente, non devono sottostare all’obbligo del risarcimento diretto (Card) le imprese estere: quelle che, pur operando in Italia, hanno sede legale in altri Stati. Da domani, con la legge Concorrenza 2021, anche quelle imprese entreranno obbligatoriamente dentro l’indennizzo diretto.
Indennizzo diretto: sentiamo Corte Costituzionale e Antitrust
A favore di chi? Per la Corte Costituzionale (sentenza interpretativa di rigetto 180 del 2009), il risarcimento diretto è facoltativo: il danneggiato è libero di scegliere. Il presidente Antitrust Antonio Catricalà nel 2011 diceva che il meccanismo dell’indennizzo diretto non ha funzionato. Rimangono squilibri nei premi pagati tra gli assicurati in base alla provenienza geografica evidenziando anche, a differenza di altri Paesi europei, notevoli aumenti dei premi nel 2010. Catricalà auspicava una riforma di sistema che rilanci la competizione tra le imprese.
E invece, sorpresa, arriva l’indennizzo diretto Rc auto per tutte le compagnie. Ora si vedrà cosa il Parlamento ne pensa. Attenzione perché si va contro il libero mercato e la libera concorrenza. Purtroppo, le compagnie hanno la tendenza a canalizzare il danneggiato verso il carrozziere convenzionato con l’assicurazione stessa. Introducendo penali per chi va da carrozziere indipendente. Così da controllare il mercato della riparazione Rca. Rammentiamo invece che i carrozzieri indipendenti possono essere tranquillamente scelti dall’automobilista. Per la legge Concorrenza del 2017, il danneggiato ha diritto al risarcimento integrale. Senza penali.
Insomma, si cercherà di nuovo di scavalcare le carrozzerie indipendenti. Splendidamente rappresentate da Federcarrozzieri, del leader Davide Galli, dal 2013 in difesa dei diritti degli automobilisti, del libero mercato e della libera concorrenza.
Chiaro Furio Truzzi, presidente nazionale di Assoutenti. “ll mercato assicurativo, con la pandemia, ha giovato di una forte riduzione dei sinistri e dei costi consolidando il suo assetto non concorrenziale e oligopolistico maturando, nel solo settore Rc auto, un record mondiale di utili”.
Risarcimento diretto: Ancma all’attacco per le tariffe Rca che saliranno
Ottima l’Ancma: Associazione nazionale ciclo motociclo accessori. Ascoltiamo: “La misura, se approvata, rischierebbe di produrre un aumento generalizzato delle polizze assicurative motociclistiche, stimabile attorno al 20% dei prezzi correnti”.
Occhio perché questo vale anche per le auto, come ricorda Sonia Monteleone, responsabile settore assicurazioni Movimento Consumatori: il primo effetto che maggiormente graverebbe sui consumatori sarebbe l’aumento del costo del premio di polizza. “Per non parlare poi del proliferare incontrollato di clausole inconferenti con l’oggetto del contratto di Rc auto che prevedono decurtazioni illegittime sull’importo del risarcimento”, dice la Monteleone.
Ancora l’Ancma: “Il risarcimento diretto, introdotto nel nostro ordinamento nel 2007, prevede che il conducente che subisce un incidente non venga risarcito dall’assicurazione del responsabile del sinistro, bensì dalla propria: quest’ultima riceverà poi un rimborso forfettario dall’assicurazione del conducente che ha causato l’incidente. Questo meccanismo, come evidenziato da uno studio commissionato all’Università Luiss, funziona quando nel sinistro sono coinvolti veicoli appartenenti alla stessa categoria, a esempio due auto, mentre s’inceppa nel momento in cui i veicoli incidentati appartengono a categorie differenti, come a esempio auto e moto”.
E quindi: “Il problema appare evidente nel caso dei veicoli a due ruote, dal momento che la maggior parte degli incidenti che riguardano scooter o moto avvengono con veicoli di categoria diversa”.
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Fonte: Motorisumotori.it