ll Decreto Legge sulle assicurazioni contro i rischi catastrofali è legge. Approvato definitivamente al Senato con 78 voti favorevoli, il provvedimento introduce un nuovo obbligo assicurativo per le imprese italiane, volto a proteggere il patrimonio produttivo del Paese in caso di eventi estremi come terremoti, alluvioni e frane.
Ma cosa prevede esattamente questo nuovo decreto? Chi sarà obbligato a stipulare una polizza Cat Nat e quali immobili saranno esclusi? Ecco una guida semplice e aggiornata per capire cosa cambia davvero.
Cosa sono le polizze Cat Nat?
Le Cat Nat (da “catastrofi naturali”) sono polizze assicurative pensate per coprire i danni provocati da eventi naturali violenti e imprevedibili. Parliamo di terremoti, alluvioni, frane e simili.
Sono strumenti pensati per tutelare il patrimonio fisico delle aziende: edifici, impianti, macchinari, scorte.
L’obiettivo? Rendere le imprese italiane più resilienti, soprattutto in aree ad alta esposizione al rischio climatico.
Chi è obbligato ad assicurarsi?
Il decreto, convertito in legge pochi giorni prima della scadenza del 30 maggio, stabilisce scadenze diverse in base alla dimensione dell’impresa:
- Grandi imprese: obbligo entro il 30 giugno 2025
- Medie imprese: proroga al 1° ottobre 2025
- Piccole e microimprese: tempo fino alla fine del 2025
Le aziende che non saranno in regola con l’assicurazione rischiano di non accedere a fondi pubblici o indennizzi in caso di disastri naturali.
Esclusioni e novità
Il decreto (D.M. 18/2025) esclude gli immobili abusivi dall’obbligo assicurativo.
Tuttavia, resta obbligatoria la copertura per:
- Immobili con regolare titolo edilizio
- Edifici costruiti prima dell’obbligo di permesso
- Immobili in sanatoria o con condono in corso
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