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Il Covid “influenza” i pagamenti: il cashless supera il contante

Il Covid potrebbe aver stravolto i piani del Governo anche nel settore dei pagamenti digitali. Questa volta, strano a dirsi, in positivo. Secondo alcune proiezioni realizzate da alcuni esperti della Banca d’Italia, infatti, già a partire da quest’anno i pagamenti digitali supereranno quelli fatti in contanti. La precedente proiezione, realizzata dall’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, prevedeva che il sorpasso tra le due forme di pagamento sarebbe avvenuta “solamente” nel 2022.

Pagamenti digitali “sorpassano” il contante: gli effetti del Covid

Stando ai risultati dello studio “A Game changer in payment habits: evidence from daily data during a pandemic”, realizzato da Guerino Ardizzi, Andrea Nobili e Giorgia Rocco e pubblicato dalla Banca d’Italia in un “Occasional Paper” dello scorso dicembre, i pagamenti digitali avrebbero sorpassato quelli in cash tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.

L’analisi, effettuata dai tre esperti del “Dipartimento Circolazione Monetaria e Pagamenti al dettaglio” di Bankitalia, ha utilizzato sia dati del sistema bancario (come i dati dei bonifici effettuati, degli addebiti diretti o dei pagamenti con carta) sia dati relativi al sentiment del pubblico (come le ricerche effettuate sui motori di ricerca relative ai pagamenti in contanti o pagamenti elettronici e digitali). Da questi dati è emerso un netto aumento dei pagamenti digitali a scapito del contante in concomitanza con l’esplosione della pandemia da SARS-CoV-2.

Nei primi sei mesi dell’anno, ad esempio, sono crollati i prelievi di contante dagli sportelli bancomat distribuiti sul territorio (-20% rispetto allo stesso periodo del 2019), mentre nello stesso periodo i pagamenti con carta sono calati solamente del 4%. Nella seconda metà dell’anno i trend sono rimasti immutati, con il contante che ha finito con l’essere ulteriormente “marginalizzato”. E nei prossimi mesi, con il taglio alle commissioni bancarie e il piano Cashless del Governo, il “vantaggio” dei pagamenti digitali potrebbe ancora aumentare.

Cala l’uso del contante, economia più resiliente

Dallo studio pubblicato dai tre esperti della Banca d’Italia emerge un utilizzo sempre più marginale del contante. Gli italiani utilizzano il cash solo per piccole spese quotidiane, mentre preferiscono pagare importi più elevati con carta di credito o altri metodi digitali (come i pagamenti cashless con smartphone).

La pandemia da Covid ha poi avuto un impatto sull’intero ciclo del denaro: non solo i clienti sono più propensi a pagare con carta o altri metodi, ma anche gli esercenti sembrano preferire i pagamenti digitali per l’impossibilità di recarsi quotidianamente in banca per depositare gli incassi giornalieri.

L’impennata nei pagamenti digitali migliora anche lo “stato di salute” dell’intero sistema economico. Secondo i tre esperti della Banca d’Italia, infatti, un’economia con più pagamenti “cashless” è maggiormente resiliente e meno esposta a choc provenienti dall’esterno.

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