Una guerra su più fronti è quella che si sta combattendo in Ucraina. Ultimo attacco in ordine temporale è quello cyber.
E’ in atto difatti una vera e prooria cyber war, una strategia di offesa basata sugli attacchi informatici che in questi giorni ha colpito già diversi obiettivi.
Nei giorni scorsi la notizia che la Russia era nel mirino del collettivo di hacker Anonymous, che ha annunciato la propria posizione su Twitter, rivendicando l’attacco già sferrato contro la rete televisiva Russia Today, con i pirati informatici che hanno definito RTNews come “il sito della propaganda russa”. Nei giorni scorsi sempre il collettivo Anonymous ha rivendicato con un tweet un attacco hacker contro le ferrovie bielorusse affermando che “tutti i servizi sono fuori uso” e resteranno “disattivati finché le forze russe non lasceranno il territorio della Bielorussia” e aggiunge di aver bloccato anche i siti web delle banche del Paese.
E in Italia? Poco tempo fa in Senato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva ricordato come la Russia ha accentuato le sue attività ostili nei confronti dei Paesi dell’Unione Europea e della Nato, con l’intento di minare la nostra coesione e capacità di risposta.
È stato attivato un apposito Nucleo per la Cybersicurezza per condividere le informazioni raccolte e al suo interno è stato istituito un tavolo permanente dedicato alla crisi in atto. Il Nucleo è costituito presso l’Agenzia Cyber con il compito principale di coordinare, nel rispetto delle rispettive competenze, le azioni dei diversi attori che compongono l’architettura istituzionale nelle attività di prevenzione e preparazione ad eventuali situazioni di crisi cibernetica e di attivazione delle procedure di allertamento.
Nel mirino dei cyber criminali le grandi istituzioni come ad esempio le banche. Ma come proteggersi in caso di cyber attacco alla propria banca?
Le cose da fare sono semplici:
- tenere a casa del contante per eventuali pagamenti cash,
- stampare l’ultimo estratto conto cartaceo e quello relativo al dossier titoli,
- avere un libretti degli assegni in caso non vadano le carte di credito,
- tenere sotto controllo i pagamenti automatici con rid collegati al c/c o alla carta di credito.
Fonte: Wall Street Italia