Come è cambiata la vita degli adolescenti nell’anno del contagio? A cosa hanno rinunciato, e cosa possono fare per reinventarsi il futuro che in questo momento non riescono a vedere. Le riflessioni di Francesco Piccolo, Concita De Gregorio e Massimo Recalcati.
Cosa stanno davvero perdendo i giovani con la pandemia, le restrizioni che comporta, la scuola in presenza solo a singhiozzo? Ce lo chiediamo su Robinson (in edicola sabato 20 febbraio con Repubblica e il resto della settimana a 50 centesimi) con una copertina dedicata a loro. L’abbiamo intitolata Forza ragazzi, con l’augurio che possano reinventarsi e recuperare il prima possibile il loro tempo perduto. Un tempo perduto che non è come il nostro, perché la giovinezza ha qualcosa che l’età adulta non ha.
Lo scrittore Francesco Piccolo, nella riflessione che apre Robinson, cita quella che Gadda chiamava “la primavoltità” e riflette su tutto ciò che impariamo andando a scuola. Non le materie scolastiche, ma la materia – felicità e solitudine, trionfo e fallimento, gioia e amarezza – di cui è fatta la vita, una materia che nessuna Dad può aiutarci a costruire. Concita De Gregorio racconta il compleanno di un 17enne nell’era Covid: il piccolo ritrovo di sei amici, previo tampone, l’ansia dei genitori e la speranza che nonostante tutto qualcosa di magico, in quella serata passata da soli, sia davvero accaduto. Massimo Recalcati, invece, analizza il malessere psichico causato da questa vita rinchiusa in chi dovrebbe spingersi nel mondo, fuori dal recinto della famiglia e incontro ad altri corpi, e nota come sia in gioco “un grande cambio di sguardo”, che ci impone di spiegare ai nostri figli come a volte l’esperienza del limite imposto “non è solo un’esperienza di repressione della libertà, ma la sua massima espressione”.
Nelle pagine a seguire, come sempre, le recensioni delle novità in libreria: tra gli altri, Daria Galateria scrive del nuovo romanzo di Amélie Nothomb, Gli areostati (Voland), e Mariarosa Mancuso del ritorno di Jonathan Coe che in Io e Mr Wilder mette in scena l’ultima stagione del grande regista di A qualcuno piace caldo. Lo spazio che dedichiamo agli autori da riscoprire, secondo le segnalazioni dei nostri lettori, è dedicato questa settimana a Vittorio Sereni; è Maurizio Cucchi a evocare la figura dello scrittore di Luino che nelle sue opere poetiche ha tessuto un fil rouge: la capacità di nutrire la speranza, nonostante la guerra.
Su Robinson parliamo anche di arte: dalla modernità di Carla Accardi, celebrata con un’antologica dal Museo del Novecento di Milano, ai legami tra Pompei e Roma raccontati da una nuova mostra in corso nelle gallerie del Colosseo; di fumetti, riscoprendo Paulette, libertaria e scandalosa eroina delle storie fimate da Wolinski e Pichard; di musica, con i Flaming Lips che, come ci racconta Gianni Santoro, stanno inventando una nuova modalità per suonare dal vivo senza rischi di contagio; di pedagogia e storia dell’infanzia con Egle Becchi, intervistata da Antonio Gnoli nello Straparlando.
E infine i nostri due appuntamenti fissi: i libri delle Stelle, il nostro oroscopo che segno per segno vi accompagna nel futuro con le pagine dei grandi autori, e il torneo letterario, in cui sono quattro grandi classici a sfidarsi. Con un vincitore che è nei cuori di tutti noi.
Fonte: Repubblica.it