Questa nuova forma di aiuto alle imprese sosterrà gli imprenditori in quella che pensiamo sarà la maggior difficoltà dei mesi a venire: la tenuta finanziaria. Di fatto si tratta di una triangolazione tra imprenditore, assicuratore e banca.
Sempre più – e con maggior frequenza negli ultimi due anni – si parla di assicurazione del credito. Quel servizio svolto da compagnie assicurative specializzate che si basa sulla valutazione preventiva dei clienti di un’azienda. Far presente e far conoscere questa opportunità alle imprese che rappresentiamo è dovere delle associazioni datoriali.
Si tratta di uno strumento nuovo, innovativo e sostenibile del credito, capace di dare la svolta e la marcia in più per consentire agli imprenditori di affacciarsi su un mercato che oggi, più di ieri, risulta incerto e in lenta ripresa.
Questa nuova forma di aiuto alle imprese aiuterà gli imprenditori in quella che pensiamo sarà la maggior difficoltà dei mesi a venire: la tenuta finanziaria. Di fatto si tratta di una triangolazione tra imprenditore, assicuratore e banca.
Nello specifico si tratta di un accordo – tre gambe su cui si regge il sistema produttivo – in virtù del quale l’imprenditore sottoscrive con il partner assicurativo una polizza in virtù della quale l’assicurazione verifica in via preventiva la solvibilità dei clienti e fornisce la garanzia in caso di mancato pagamento; l’imprenditore ottiene dalla banca una linea di credito per i clienti assicurati, a costi più bassi rispetto al mercato, e in caso di mancato pagamento da parte del cliente, l’assicurazione rimborsa direttamente la banca.
La Confederazione ha un dialogo aperto con le banche del territorio che ormai sono consapevoli che il tessuto produttivo è fatto di piccole e solide realtà che necessitano di essere supportate dal sistema finanziario, per questo le abbiamo sensibilizzate all’esigenza di fornire linee di credito ai nostri associati; ma anche le banche sono “imprese” e per garantire loro dai crediti incagliati, abbiamo fornito una garanzia assicurativa: in caso di insolvenza del cliente dell’imprenditore, l’indennizzo dovuto dall’assicuratore va direttamente alla banca. In questo modo libero l’imprenditore dal peso psicologico di dover rimborsare la banca.
Questo è uno degli scenari possibili per il futuro dell’economia manifatturiera. Siamo consapevoli delle difficoltà? Certamente, ma non per questo siamo pessimisti: il manifatturiero ha una capacità di resistenza enorme anche lì dove trova una ripresa ostacolata e consumi frenati della paura di costanti incognite: pandemia, guerra, costi inflattivi.
Fonte: Huffington Post