Le transazioni residenziali registrano un rialzo del 36,8% su un anno prima (quando marzo è stato un mese fermo per il lockdown), ma la crescita è consistente anche sul 2019.
Un rimbalzo vero e proprio, una corsa all’acquisto di case per archiviare il lockdown della primavera 2020 e impiegare la liquidità accumulata. Dai dati che emergono dalla consueta rilevazione trimestrale dell’agenzia delle Entrate si evince che nel primo trimestre 2021 le vendite di abitazioni in Italia sono aumentante del 38,6%, anche se il confronto è imparziale perché llo stesso periodo 2020 è un trimestre azzoppato, è allora infatti che è iniziato il lockdown per via della crisi sanitaria da Covid-19 e il mese di marzo, dal giorno 8 nel dettaglio, ha segnato l’inizio della chiusura delle attività.
I comuni minori fanno da traino
Continua il trend positivo dei Comuni minori, che sia in questo trimestre sia nell’ultimo del 2020 hanno registrato performance migliori rispetto alle grandi città: +43,3% con circa 33mila abitazioni compravendute in più rispetto al primo trimestre 2020 e quasi 19mila rispetto al primo trimestre del 2019. Sono questi i comuni che negli anni passati hanno risentito maggiormente della crisi immobiliare. Ed è qui che le quotazioni sono scese negli anni in maniera più consistente. Non solo. I comuni piccoli hanno beneficiato anche della riavviata ricerca di una seconda casa. Dopo i lockdown gli italiani hanno sentito la necessità di avere uno spazio nel verde e nella natura dove rifugiarsi per week end lunghi e vacanze.
Bene anche le otto maggiori città
E i grandi centri? Salgono del 24,4% gli scambi nelle otto principali città italiane. Guida la classifica Genova che, in questo trimestre, registra il valore massimo di crescita degli scambi di abitazioni (+36,7%), Roma, Torino e Napoli vedono crescere le vendite del 30%, mentre Milano, Bologna e Firenze, segnano tassi più moderati +14,4%, +14,9%e +17,3% rispettivamente. A Palermo, che nel trimestre scorso aveva mostrato una sostanziale stabilità, le compravendite crescono quasi del 20%.
A partire da questo trimestre il report considera nuovi dati per dare un quadro più dettagliato del mercato. In primis il numero di abitazioni acquistate dalle persone fisiche, la quota di tali acquisti per i quali si è avuta l’agevolazione fiscale “prima casa”, gli acquisti con mutuo ipotecario, con i relativi tasso di interesse medio del mutuo e capitale di debito complessivo mutuato.
Da gennaio a marzo 2021 le persone fisiche hanno effettuato 156mila acquisti di abitazioni, oltre il 96% del totale. È pari al 75% la quota di acquisti con agevolazione “prima casa” (era 74,7% nel primo trimestre 2020), mentre il 52% sono state finanziate con mutuo.
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Fonte: Il Sole24ore