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Caro prezzi: ecco i beni a rischio rialzo al rientro dalle ferie

Dal corredo scolastico (libri ma non solo) alle bollette, ai beni alimentari, la corsa dei prezzi dell’energia avrà pesante ricadute sui bilanci delle famiglie

Lo scenario che si delinea, e che desta già ora non poche preoccupazioni, è quello di un ritorno dalle ferie a settembre che anche quest’anno inciderà pesantemente sui bilanci familiari. E non sarà un salasso connesso al “solo” caro bollette, già di per sè considerevole, con il gas naturale che nelle ultime ore ha sfondato quota 290 euro al MWhsulla piazza di Amsterdam.

Per la scuola si spenderà il 7% in più

«Sulla scuola – spiegano dall’associazione dei consumatori Codacons – abbiamo già registrato i primi rialzi per il corredo scolastico. Si spenderà in media il 7% in più rispetto allo scorso anno, pesano caro energia e crisi materie prime (carta, tessile, plastica eccetera)».

Caro bollette

A questa spesa si sommerà quella destinata al pagamento delle bollette di luce e gas, ampiamente attesa tanto che in questi giorni di campagna elettorale non sono mancate le proposte di mettere a livello nazionale un tetto al prezzo dell’energia elettrica.

La corsa dei prezzi dei beni alimentari

Libri scolastici, luce, gas, ma non solo. «C’è poi il discorso degli alimentari – aggiungono dall’associazione dei consumatori -, il cui trend al rialzo proseguirà nei mesi autunnali e trattandosi di una voce primaria inciderà pesantemente sui bilanci delle famiglie». Infine, a completare il quadro dei beni a rischio al rientro dalle ferie, la spesa per la benzina. «Il 20 settembre scadrà il taglio delle accise. Se non verrà prorogato ci sarà aumento immediato dei listini alla pompa, con ulteriore incidenza sui prezzi dei prodotti trasportati». E un’inevitabile ulteriore ricaduta sul prezzo finale del prodotto e, di conseguenza, sulle tasche dei consumatori.

Energia, Coldiretti: stangata da 9 miliardi dai campi alle tavole

Proprio su questo punto, un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea aiuta a capire quale sarà l’impatto effettivo dell’inflazione, e in particolare dei rincari della bolletta energetica. La produzione agricola e quella alimentare in Italia, viene spiegato, assorbono oltre l’11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno. Di qui, la conclusione: l’esplosione del costo del gas – sottolinea la Coldiretti – ha «un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la siccità ha devastato i raccolti con perdite stima pari a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione. Un mix micidiale che costerà nel 2022 alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare».

Verdure sempre più care

Guardando ai dati Istat sui consumi degli italiani e sull’andamento dell’inflazione nei primi sette mesi dell’anno, a guidare la classifica della Coldiretti è la verdura che quest’anno costerà complessivamente alle famiglie 1,97 miliardi in più. Le verdure precedono sul podio pane, pasta e riso, con un aggravio di 1,65 miliardi, e carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto al 2021.

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Fonte: Il Sole 24 Ore

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