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Bitcoin, forte domanda da Ucraina e Russia

Bitcoin, forte domanda da Ucraina e Russia

Il Bitcoin ha raggiunto i 44.200$ durante la notte il 1° marzo, quando un rally iniziato lunedì ha prodotto risultati inaspettati mentre si complica la situazione in Ucraina e Russia. I trader avvertono di “variabili enormi” per il prezzo di BTC tra cui un forte interesse per le criptovalute da parte di Ucraina e Russia.
Le principali criptovalute hanno mantenuto i loro guadagni di lunedì mentre la crisi in Ucraina derivante dall’invasione della Russia continua a deteriorarsi. Al momento il Bitcoin ha sovraperformato l’oro in questa crisi.

I colloqui di pace tra le due parti, tenutisi ieri sera a Minsk, non hanno portato ad alcuna conclusione pubblicamente nota, se non quella di incontrarsi di nuovo. Gli Stati Uniti hanno chiuso ieri la loro ambasciata a Minsk e hanno dato il via libera all’evacuazione parziale del personale dalla missione di Mosca. In precedenza, i politici bielorussi hanno votato per porre fine allo status di non nucleare del paese, probabilmente per consentire alla Russia di piazzare armi nucleari sul suo suolo.

Nel frattempo, il Ministero delle Finanze Ucraino vende titoli di guerra per finanziare lo sforzo militare. Le autorità hanno anche chiesto al mondo di donare in BitcoinETHUS Tether e Polkadot.

Variabili enormi per BTC

I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView hanno mostrato che BTC/USD ha raggiunto $44.250 su Bitstamp prima di consolidarsi, ancora sopra $44.000 al momento della scrittura di questo articolo.

La mossa era arrivata in due raffiche principali, iniziata appena prima dell’apertura di Wall Street.

In un contesto macroeconomico altamente incerto, gli analisti hanno difficoltà a prevedere quale sarà stato il movimento successiva dei prezzi di Bitcoin.
Guardando al mese di marzo, il famoso trader e analista Pentoshi ha notato che ancora più trigger stanno per essere aggiunti al mix macro:

“Voglio affermare, marzo è un mese di enormi variabili”, ha detto ai follower di Twitter.

A parte la guerra in corso tra Russia e Ucraina, tra le variabili in gioco anche la possibilità che la Federal Reserve americana prenderà una decisione sui primi aumenti dei tassi di interesse negli Usa questo mese.

Gli orsi nel frattempo hanno subito un duro colpo dagli ultimi eventi, con liquidazioni cross-crypto per un totale di $305 milioni in 24 ore, hanno mostrato i dati di monitoraggio di Coinglass.

Il forte rally di fine giovedì in Bitcoin è continuato oggi, preparando la regina delle criptovalute a un nuovo tentativo di raggiungere una zona di resistenza di circa $2k più in alto.
La piccola mossa di ieri, inizialmente suggerita dalla notizia dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, ha anche trovato sostegno nel discorso secondo cui la valuta decentralizzata viene acquistata dalle parti in entrambi i paesi. Nella storia collegata, l’analista Thomas Westwater osserva che i dati on-chain mostrano un “aumento significativo dei volumi di scambio nel rublo russo e nella grivna ucraina” negli ultimi giorni.

Sebbene questo volume in Russia, in particolare, possa portare a un ulteriore controllo normativo, il movimento al rialzo di Bitcoin ha visto la dura resistenza a $39,6k eliminata con facilità, e ora imposta BTC per una corsa nella prossima zona di resistenza tra $45,5k – $45,8k.

Fonte: Wall Street Italia

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