Hanno un’attività irregolare e le polizze assicurative che vendono sono false. L’Ivass ha segnalato 20 siti Internet avvertendo i consumatori che le polizze ricevute dai clienti sono false e di conseguenza i veicoli non sono assicurati. In una nota, l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, ha reso nota la lista dei siti. Si tratta di: www.aleainsurance.org ; www.ferrara-broker.it ; www.assicurazioni-abate.com; www.ferro-assicurazioni.it; www.agenziamaltese.com; www.ilcomparatore.godaddysites.com ; www.assicurazionirapide.com; www.migliori-assicurazioni.com; www.Assicurazioni-Temporanee.net ; www.millionaireassicurazione.com ; www.assicurazioneveloceonline.com ; www.mondo-polizza.org ; www.clientiagenziaprima.com ; www.polizzaveloce.godaddysites.com ; www.confrontapolizze.godaddysites.com ; www.tbroker.org; www.facilemilanoassicurazioni.com ; www.treaassicurazioni.com ; www.facileassicurare.weebly.com ; www.zannonibroker.it
I pagamenti non con carte di credito ricaricabili o prepagate
L’Ivass sottolinea che i pagamenti dei premi effettuati su carte di credito ricaricabili o prepagate e i pagamenti effettuati a favore di persone o società non iscritte negli elenchi sopra indicati sono irregolari. I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività online devono sempre indicare i dati identificativi; l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass. Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (See) abilitatati a operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.
Siti irregolari, verso il record
Secondo l’Unione Nazionale Consumatori quest’anno potrebbe essere stabilito il record di siti irregolari. «Con i 20 siti segnalati – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unm – arriviamo a 106 siti fake nel 2021, battendo già il dato dell’intero 2018, pari a 103. Mantenendo questo trend a fine anno arriveremmo a 263 siti, battendo il record storico del 2020 pari a 241, dopo i 168 del 2019, i 103 del 2018 e i 50 del 2017. Una crescita astronomica che richiede un intervento legislativo, sia per inasprire le pene per questi truffatori sia per dare il potere all’Ivass di oscurare e chiudere autonomamente i siti irregolari senza dover ricorrere alla magistratura, sia per attenuare le pene per chi, in perfetta buona fede, vittima della truffa, viaggia con una polizza falsa, e che invece ora è equiparato a chi con dolo non assicura il veicolo».
Affidati sempre a veri professionisti!
Fonte: Corriere.it