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Assicurazioni: italiani sottoprotetti, ecco perché è una tendenza pericolosa

Nonostante i timori per l’incertezza della situazione economica e le preoccupazioni sulla tutela della salute l’Italia resta un Paese sottoassicurato: solo una famiglia su dieci attiva soluzioni assicurative. Non solo. Qualcosa però spiegava una recente ricerca Ipsos, sta cambiando, soprattutto tra i più giovani, interessati ad assicurare viaggi e auto, ma anche prodotti come lo smartphone.

“Il risparmio assicurativo è uno dei principali asset finanziari detenuti dalle famiglie, ma da un punto di vista della protezione l’Italia è un paese sottoassicurato. Ogni italiano possiede una casa, ma solo il 3% delle abitazioni è assicurato“, ha spiegato la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, in occasione della presentazione di una ricerca.

Secondo le stime dell’Ania, il comparto Vita ha chiuso il 2019 con una raccolta in crescita (+2% stimato) rispetto allo scorso anno, rafforzando la posizione di un settore considerato come un veicolo affidabile per investire i risparmi. Anche la raccolta dei rami Danni (esclusa l’RC auto) è aumentata, soprattutto Salute (+10% stimato) e Casa (+6%).

Nonostante i segni positivi, “la crescita non elimina il sensibile gap di protezione assicurativa che caratte-rizza il nostro paese, rendendolo più fragile e, quindi, meno competitivo nello sviluppo”, ha spiegato ancora Farina.

La sottoassicurazione risulta un problema soprattutto alla luce di alcuni trend, come l’invecchiamento della popolazione (nel 2050 un terzo degli italiani avrà più di 65 anni), la maggiore discontinuità lavorativa,  fattori ambientali e climatici. Tutti elementi che rendono sempre più urgente il bisogni di protezione.

Perché è importante avere una copertura assicurativa

Obiettivo fondamentale di qualsiasi copertura assicurativa è quello di aiutare gli individui e le imprese a risollevarsi quando un evento imprevedibile colpisce i beni, il patrimonio o la vita di una persona. L’incertezza non riguarda solo il fatto che un danno possa verificarsi, ma è ignoto il tempo in cui tale danno si manifesterà ed è, soprattutto, sconosciuta l’entità della perdita che, nella maggior parte dei casi, potrà andare al di là di qualsiasi risparmio o ricchezza che una persona può aver accumulato.

È per questo motivo che l’assicurazione è una componente essenziale della pianificazione finanziaria di una famiglia o di un’azienda: consente di mitigare le perdite, promuove la stabilità finanziaria e le attività commerciali che a loro volta si traducono in crescita economica e sviluppo. Pertanto, l’assicurazione svolge un ruolo cruciale nella crescita sostenibile di un’economia.

Per compensare le spese sostenute dopo un incidente, o il decesso di una persona cara, o una disabilità, le compagnie di assicurazione trasferiscono in media ogni anno ai propri assicurati circa 120 miliardi di euro o, in termini forse più intuitivi e comprensibili, oltre 320 milioni di euro al giorno.

Come ricorda Ania, Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, nel documento intitolato “AllontANIAmo i rischi rimANIAmo protetti“, le compagnie di assicurazione oggigiorno sono in grado di offrire prodotti assicurativi vita che rispondono a domande di risparmio o di sicurezza differenti e spesso correlate a diverse fasi della vita di una persona.

Qualche esempio per chi è all’inizio della carriera lavorativa, avrà più facilità di accettare una più elevata volatilità in cambio di rendimento mediamente più alti e chi con la famiglia che si allarga preferisce spostarsi prodotti con maggiore garanzia di rendimento accettando tassi di interesse più contenuti. Le polizze vita rappresentano un ottimo strumento di pianificazione e protezione patrimoniale, senza contare che spesso ci sono vantaggi fiscali ad esse collegate come l’esenzione dalle imposte di successione e donazione, la detraibilità dei premi versati e l’impignorabilità.

Per ulteriori approfondimenti si rinvia al Dossier “Vivere sicuri” pubblicato sul magazine Wall Street Italia di gennaio 2020.

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