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Assicurazioni e nuovi scenari: tra longevità e cambiamenti climatici

Entro il 2050, il settore delle assicurazioni del ramo danni (Property & Casualty) è destinato a trasformarsi radicalmente, spinto da due forze convergenti: l’invecchiamento della popolazione e l’intensificarsi degli effetti del cambiamento climatico. A delineare questo scenario è il 2025 World Property and Casualty Insurance Report di Capgemini, che analizza l’impatto di questi fenomeni globali sul mercato assicurativo.

Dipendenza demografica in crescita: il peso sugli adulti attivi

Secondo il report, il tasso di dipendenza demografica – ovvero il rapporto tra popolazione anziana e persone in età lavorativa – è destinato a salire dal 16% del 2024 al 26% entro il 2050. Questo squilibrio inciderà profondamente sulla disponibilità di forza lavoro e sul potere di spesa delle famiglie, modificando anche il modo in cui i cittadini e le imprese cercheranno protezione dai rischi.

Il cambiamento demografico andrà oltre le statistiche: influenzerà abitudini di consumo, mobilità, uso della tecnologia e percezione del rischio. Le compagnie assicurative dovranno evolvere, offrendo soluzioni più personalizzate, flessibili e orientate alla prevenzione, capaci di adattarsi all’età e allo stile di vita dei clienti.

Modelli assicurativi dinamici, monitoraggio in tempo reale e underwriting basato sui dati diventeranno centrali. Le polizze auto, ad esempio, si sposteranno verso formule per la mobilità condivisa, in linea con la diminuzione dell’uso dell’auto privata da parte degli anziani. Anche le assicurazioni casa dovranno tenere conto di abitazioni più piccole e famiglie multigenerazionali. In ambito lavorativo, serviranno coperture adatte a nuovi modelli professionali e a un uso crescente dell’automazione.

Cambiamenti climatici e perdite potenziali: una sfida incrociata

Il cambiamento climatico rappresenta l’altra grande sfida segnalata dal report. Secondo un’analisi condotta da Oxford Economics per lo studio, il 98,5% della popolazione mondiale sarà esposto al rischio di siccità e l’80% a eventi di pioggia estrema.

Questi rischi, spesso concentrati in aree urbane densamente popolate, richiederanno alle compagnie assicurative di integrare dati climatici e modelli predittivi nei propri processi decisionali. La valutazione dei rischi e la definizione delle condizioni di polizza dovranno basarsi su strumenti capaci di anticipare eventi sempre più frequenti e gravi.

Il report sottolinea anche che l’88% delle compagnie riconosce il valore strategico dell’intelligenza artificiale e dei dati predittivi, ma solo il 17% possiede oggi le competenze e le infrastrutture per utilizzarli efficacemente. Investire in tecnologie, automazione e analytics non sarà più opzionale: si tratterà di una condizione necessaria per restare competitivi.

Tre priorità strategiche per affrontare il futuro

Per rispondere alle sfide emergenti, il 2025 World Property and Casualty Insurance Report identifica tre aree strategiche d’azione per le compagnie del ramo danni:

  1. Adattare l’offerta ai nuovi comportamenti dei clienti
    È essenziale rivedere la presenza sul territorio, costruire offerte personalizzate e progettare servizi coerenti con le diverse fasi della vita del cliente.
  2. Trasformare il modello operativo
    Modernizzare i sistemi informativi, automatizzare i processi chiave e adottare soluzioni di intelligenza artificiale aiuterà a migliorare efficienza e resilienza.
  3. Rafforzare la gestione del rischio
    L’adozione di strumenti predittivi nell’underwriting e nella gestione dei portafogli sarà fondamentale per anticipare i rischi, proteggere la redditività e garantire una governance solida nel lungo periodo.

Affidatevi a veri professionisti della sicurezza per affrontare questi cambiamenti!

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