Superate brillantemente le prime semestrali del 2024, il settore assicurativo si avvia a chiudere l’anno con risultati positivi, replicando i successi del 2023.
Il forte aumento degli utili, condiviso anche dal comparto bancario, dovrebbe continuare nella seconda parte dell’anno, sostenuto da tassi di interesse che, almeno fino a dicembre, non subiranno significativi ribassi. Anche la raccolta premi sta registrando una crescita robusta in quasi tutti i rami, come confermano i recenti dati IVASS relativi al primo trimestre e quelli ANIA sul secondo. Il comparto Danni si consolida come una garanzia, grazie soprattutto al contributo del canale broker, mentre il settore Vita aveva già mostrato segnali positivi all’inizio dell’anno. Proiezioni ottimistiche per i prossimi mesi sono emerse durante l’estate, sia nella Relazione dell’IVASS, sia nei temi affrontati all’Assemblea generale dell’ANIA.
Il panorama assicurativo italiano vive un momento di cambiamento generazionale, accompagnato da un’evoluzione delle competenze professionali. C’è un rinnovato interesse verso le polizze come strumenti d’investimento, e continuano gli investimenti in intelligenza artificiale e tecnologie innovative, al fine di migliorare i servizi offerti e rafforzare la cybersecurity. Sono in corso anche iniziative sociali ed economiche volte a sensibilizzare gli utenti sull’importanza delle assicurazioni. Grande attenzione è rivolta ora al decreto sull’obbligo di copertura assicurativa per eventi catastrofali, atteso a breve.
A livello europeo, il Rapporto sulla resilienza del settore assicurativo, pubblicato da EIOPA a giugno, mostra un quadro complessivamente solido e ben capitalizzato. Grazie all’aumento del costo del denaro, i coefficienti di copertura del Solvency Capital Requirement (SCR) per gli assicuratori Vita e le compagnie miste sono migliorati, così come i livelli di redditività. Sebbene vi siano differenze tra i Paesi, l’indice di liquidità è rimasto stabile, e i tassi di estinzione anticipata delle polizze Vita non mostrano particolari segni di vulnerabilità.
Per quanto riguarda la riassicurazione, le aspettative sono positive: il trend di copertura del costo del capitale visto nel 2023 dovrebbe continuare anche nel 2024 e 2025. Secondo S&P Global Ratings, la view stabile del settore riflette anni di rigorosa sottoscrizione e l’effetto benefico dei rendimenti elevati sugli investimenti. Sebbene in alcuni settori si stiano osservando lievi cali dei prezzi, la redditività per la seconda metà dell’anno rimane solida, con margini di profitto elevati, prezzi favorevoli nei rami short-tail e un rafforzamento della capitalizzazione. Questo posizionamento strategico ha consentito di ridurre significativamente le perdite legate a catastrofi naturali secondarie, pur mantenendo una certa esposizione a quelle primarie.
Un’attenzione particolare è rivolta al segmento casualty, in quanto l’inflazione ha messo sotto pressione le riserve per sinistri. Il 2023 è stato il quarto anno consecutivo in cui le perdite assicurative globali dovute a eventi estremi hanno superato i 100 miliardi di dollari. Tuttavia, i riassicuratori sono riusciti a contenere la maggior parte dei costi, grazie alla natura di questi eventi, prevalentemente legati a fenomeni secondari come tempeste convettive, che raramente raggiungono le soglie per attivare le coperture riassicurative.