Più basso è il chilometraggio mensile delle autovetture, più bassa è la frequenza media degli incidenti, il danno medio e la richiesta di risarcimento. Questo emerge dalle statistiche congiunte per il 2019 di Bafin e GDV (rispettivamente l’Authority di vigilanza tedesca e l’associazione delle imprese).
Più alto è il chilometraggio annuale, peggiore è l’esperienza dei sinistri statisticamente.
Questo perché per ogni 1.000 autovetture (indice di rischio 112) guidate fino a 6.000 chilometri su strada, solo 56 (2018: 57) hanno causato un sinistro di responsabilità civile nel 2019. Con l’aumento del chilometraggio annuale, la frequenza degli incidenti aumenta continuamente. In confronto, il totale di tutte le autovetture causa 60 sinistri di responsabilità civile per 1.000 veicoli.
Nel gruppo tra 16.000 e 20.000 chilometri, sono stati registrati 64 (66) incidenti per 1.000 veicoli. Tra i conducenti che percorrono maggiori chilometri (31.000 chilometri e oltre), la cifra era di 91 (2018: 89) incidenti per 1.000 unità assicurate. Tuttavia, solo un veicolo su cento con un indice di rischio 112 appartiene a questo gruppo.
Quest’ultimo gruppo è anche quello con i sinistri più costosi con 361 (2018: 341) euro, così come con la perdita media più alta. A 3.965 (3.780) euro, l’importo è quasi l’otto per cento superiore a quello dei veicoli di questa categoria nel suo complesso.
Per le autovetture con un chilometraggio annuale compreso tra 26.000 e 30.0000 chilometri, il costo medio è di 3.858 euro (3.780). In media, gli assicuratori hanno dovuto pagare per un incidente causato da un veicolo a motore fino a 6.000 chilometri, 3.628 euro. Nei gruppi intermedi, la richiesta media è tra 3.644 e 3.712 euro.
Per quanto riguarda la quantità di sinistri, questa diminuisce con la diminuzione del chilometraggio. Per i conducenti che percorrono pochi chilometri (10.000-12.000 chilometri), gli statistici hanno calcolato valori (significativamente) inferiori alla media in ogni caso.
Altri risultati della statistica: nel caso delle seconde auto, gli incidenti sono meno favorevoli per gli assicuratori in tutti e tre i settori. I veicoli delle flotte sono coinvolti in incidenti più frequentemente e anche la richiesta di risarcimento è più alta. D’altra parte, però, un incidente costa in media meno che per la prima, la seconda e le autovetture in generale.
Il periodo di pagamento ha anche un effetto statistico sulle richieste. Per esempio, le autovetture per le quali il premio di responsabilità viene pagato su base mensile sono coinvolte in incidenti molto più frequentemente di chi paga annualmente. Le richieste di rimborso e i costi medi sono anche significativamente più alti per i pagatori mensili.
Fonte: Assinews