Cashback in tilt sull’App IO. Debutto con intoppo per l’Extra cashback di Natale, il programma di rimborsi del 10% su almeno dieci acquisti effettuati a partire da oggi al 31 dicembre: l’App IO non funziona, o meglio, non consente di ultimare la procedura di registrazione delle carte di credito, debito e bancomat attraverso l’inserimento dell’Iban.
Al riguardo, alcune fonti di Palazzo Chigi imputano il mancato funzionamento dell’App, il cui accesso è subordinato all’identificazione tramite Spid o carta d’identità elettronica, alla gigantesca mole di richieste da parte degli utenti che stanno tentando la registrazione e che starebbero intasando il sistema: nella mattinata di ieri, infatti, sarebbero state avanzate circa mezzo milione di richieste di aggiunta di una carta nella sezione portafoglio dell’app, con picchi di circa 6000 accessi al secondo.
«Questi imponenti flussi di traffico che insistono sulla sezione portafoglio dell’App IO stanno causando problemi che si risolveranno a breve». È la rassicurazione del governo, anche se si teme un replay del fallimentare Click day dell’Inps per i 600 euro di aprile.
La stessa società PagoPa che gestisce la sezione wallet dell’app, ha, infatti, messo le mani avanti dicendo che potrebbero esserci possibili disservizi, poi verificatisi, nel momento di entrata nel vivo del cashback, dovuti all’intensificazione delle attività di potenziamento delle componenti tecnologiche dell’app, unite all’interesse riscosso all’iniziativa: «siamo consapevoli che potrebbero tornare a verificarsi momentanei disservizi. Se questo dovesse accadere, confidiamo nella comprensione e pazienza dei cittadini, scusandoci sin da ora».
Nell’ultima settimana, l’app dei servizi pubblici è stata scaricata da un milione e mezzo di dispositivi, a cui sono stati registrati circa 330 mila strumenti di pagamento, per quasi un milione di utenti pronti ad utilizzare il cashback.
«Siamo esterrefatti per questi problemi tecnici che si presentano alla vigilia della partenza dell’Extra cashback di Natale, quando cioè il servizio dovrebbe funzionare alla perfezione» ha affermato ieri il presidente del Codacons Carlo Rienzi, chiarendo che «se i disservizi e rallentamenti continueranno, siamo pronti a chiedere il blocco dell’intero piano cashback fino a che non sarà garantita la piena parità di accesso ai cittadini».
Resta, dunque, da capire se il governo intenderà prendere provvedimenti e in quale forma per risarcire i cittadini che non saranno in grado di iscriversi al cashback da oggi, data di inizio del programma di rimborsi dedicati al periodo prenatalizio.
Dall’8 al 31 dicembre, infatti, l’iniziativa consente l’accredito, a gennaio 2021, del 10% di rimborso, fino ad un massimo di 150, su almeno 10 acquisti effettuati entro fine anno tramite carte di credito, debito, bancomat e Satispay. I rimborsi sono cumulabili in famiglia, dato che ogni componente del nucleo familiare può parteciparvi.
A partire dal 1° gennaio 2021, partirà poi il cashback vero e proprio, cioè il programma di rimborsi del 10% sugli acquisti effettuati con mezzi di pagamento elettronici in negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione.
Ogni sei mesi, effettuando un minimo di 50 pagamenti, il consumatore potrà ricevere il 10% dell’importo speso, anche qui fino ad un massimo di 150 complessivi.
Fonte: italiaoggi.it