Mercato auto Italia nel 2020 in calo del 28% sul 2019: 1,38 milioni di unità, per la precisione 1.381.496. Mentre dicembre 2020 si chiude a 119.454 unità immatricolate (-15% su dicembre 2019). Ovviamente, ha pesato la pandemia di coronavirus, coi lockdown totale e parziale. Scarsi gli incentivi, specie rispetto agli 8 miliardi della Francia e ai miliardi a palate della Germania tramite sconti fiscali.
Mercato auto Italia nel 2020 in calo del 28%: la questione incentivi
Per Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, i dati di dicembre mostrano la realtà del mercato auto in epoca Covid: senza incentivi, la propensione agli acquisti si riduce drasticamente, mettendo in crisi un’intera filiera, quella che più incide sulla crescita economica del Paese. E nel 2021? Secondo Federauto, il Recovery Fund sarà la sfida per trasformare l’incertezza in nuove opportunità di crescita del mercato.
PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): l’importanza dell’auto
Sulla stessa linea il presidente Unrae Michele Crisci: il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non potrà prescindere dall’auto e dalle innovazioni alle quali da tempo lavorano i Costruttori.
Ma occhio: servono le necessarie infrastrutture pubbliche idonee ad agevolare la diffusione di nuove tipologie di vetture. Insomma, colonnine di ricarica per le elettriche.
Inoltre, al fine di non perdere competitività con le concorrenti imprese europee, che godono di particolari agevolazioni fiscali, l’Unrae auspica che in Italia possa finalmente essere rivisto il sistema di detraibilità e deducibilità per i veicoli aziendali.
Previsioni mercato auto per il 2021 in Italia
Le previsioni di Dataforce per il 2021 ipotizzano un mercato a quota 1.550.000, con una crescita del 12% sul 2020. Ma pur sempre su livelli bassi. Come ne quadriennio 2012-2015. Comunque, nel 2021 il noleggio dovrebbe trainare la ripresina: +19,3% per il lungo termine (da uno a 5 anni) e +25,6% per i rent-a-car (breve termine, da uno a 30 giorni).
A tale proposito sentiamo Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia: dopo il desolante risultato del 2020, con 565.000 automobili immatricolate in meno, anche il 2021 si preannuncia molto difficile. unica boccata d’ossigeno: l’incremento a 250 milioni di euro dei fondi destinati agli incentivi per le auto ecologiche ad alimentazione tradizionale (fino a 135 g/km di emissioni CO2). Sino al 30 giugno in teoria, ma finiranno molto prima nella realtà. In compenso, continua Saladino è arrivata la stangata sul fringe benefit sulle auto aziendali.
Fonte: clubalfa.it