Gli immobili rappresentano ancora l’investimento preferito dagli italiani. Per la maggior parte della popolazione quando si parla di “investimenti sicuri” esiste solo la casa, il bene primario per eccellenza. Anche durante la crisi economica, seppur con molta più cautela, non si è mai smesso di credere nel mattone.
Dall’indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2019, a cura di Intesa Sanpaolo e del Centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi, risulta che il 63% di tutti i patrimoni in Italia è costituito da abitazioni. Una percentuale da record, se si rapporta alla percentuale di risparmio pari al 15,3%.
Gli italiani aspirano dunque ad avere un’abitazione di proprietà piuttosto che vivere in affitto. Il trend del mercato immobiliare in Italia evidenzia, dunque, che le case vengono acquistate per avere una rendita ‘sicura’, molte volte anche come integrazione alla propria pensione.
Ma affittare un immobile non è così semplice. Quando si tratta di dare in locazione un appartamento le paure sono solitamente due: se il futuro inquilino sarà affidabile e puntuale nei pagamenti e se arrecherà danni all’abitazione. Diventa quasi necessario, dunque, proteggersi con una polizza di assicurazione sulla casa sia per danni ordinari che straordinari.
Sono nate polizze assicurative annesse ai contratti di locazione per tutelare il proprietario di un immobile da tutti quei rischi legati alla gestione di un inquilino moroso. In passato le assicurazioni erano orientate a coprire solo i danni da responsabilità civile a terzi o da incendio. Oggi le polizze disponibili sono molto più complete. Esistono coperture multigaranzia, ‘globale casa’, che tutelano i proprietari dell’immobile da diversi eventi e comprendono numerose garanzie.
Le questioni da valutare, quando si sceglie di proteggere un’abitazione da affittare, sono fondamentalmente quattro:
- Il premio, vale a dire l’importo annuale da pagare;
- La copertura, cioè gli eventi e i danni inclusi nella polizza assicurativa;
- Le esclusioni, che si spiegano da sole;
- E gli extra, vale a dire le coperture aggiuntive disponibili pagando un premio più alto.
I danni che vanno tenuti in considerazione sono svariati, ma sarebbe opportuno che non mancasse:
- incendio;
- scoppi ed esplosioni di gas;
- guasti all’impianto elettrico;
- atti vandalici e tentativi di intrusione da parte di ladri.
Sono ormai indispensabili le protezioni per eventuali danni di animali domestici e, stanti le ultime disposizioni di legge, anche le protezioni per le calamità naturali di ogni tipo. Come ha determinato il Decreto Legge 59 del 15 maggio 2012 che ha scaricato sui proprietari la responsabilità dei danni da calamità naturali rendendo quindi indispensabile assicurarsi in tal senso per proteggere la casa.
La presenza di elementi di protezione attiva (come gli antifurti) e/o passiva (come le grate alle finestre) diminuisce il premio della copertura, ma generalmente il costo di una polizza per la casa varia in base: ai metri quadri, alle esclusioni ed agli extra che si desidera includervi. In termini pratici, quindi, una polizza è estremamente personalizzabile.